IL GIOCO DELLA SEDUZIONE di Susan Elizabeth Philipps

Dopo decine di romanzi d'epoca ed una incursione anche nel medioevo, la mia curiosità, che sempre mi porta lontano nel tempo e nello spazio, è stata catturata da questo racconto moderno.
Non ci sono capitata per caso. Di solito è sempre il consiglio di un'amica che mi guida ed è spesso Alborada quella che mi indica la via.
Anche qui è stato lo stesso.
Non ero tanto convinta dell'idea dello sportivo perchè temevo in una storia di un ragazzino, ma Calebow, il mitico allenatore della squadra di football americano, è ben lungi dall'essere un ragazzo. E' stato una stella del firmamento sportivo ed ora è l'intrepido allenatore dei Chicago Stars.
Quello che colpisce almeno in queste prime pagine è il contrasto tra la personalità di lui, dura, decisa, e quella di Phoebe, la bionda e apparentemente svampita figlia di Bert, proprietario della squadra.
La ragazza, stella della cronaca rosa e degli scandali, si ritrova tra le mani, alla morte del padre, la gestione della squadra per un anno intero.
Nessuno credo che la bionda svampita, amante per anni del vecchissimo pittore spagnolo Flores, possa essere capace di capire un mondo così maschile, ma lei si butta nell'impresa.
In realtà Phoebe è ben lontana dalla mangiatrice di uomini che tutti credono. E' una creatura fragile, che non ha mai ricevuto amore, che nasconte tutti i suoi traumi dietro al rossetto, allo smalto ed abiti appariscenti. Mi chiedo come due mondi così lontani come quello di lei e dell'allenatore Calebow possano avvicinarsi. Sono davvero curiosa.

Ho continuato a leggere questo romanzo che decisamente cattura anche perchè ci troviamo difronte a due personaggi in lotta.
Mi piace molto come l'autrice delinea tutte le sfumature dei personaggi, come interaggiscono tra di loro e come sembrano reali nelle loro reazioni.
Dan spesso perde le staffe e parte del fascino, quando si scontra con Phoebe ed il suo modo di vedere. Quando reagisce di impulso il più delle volte si trasforma in un uomo odioso, ma il momento dopo lo vediamo già mangiarsi le mani per quello che ha fatto e detto e nel suo desiderio di sprofondare dieci metri sotto terra ci colgo una realtà emotiva apprezzabile.
Dall'altro lato Phoebe è fragile all'apparenza, decisa ad affontare i suoi traumi e assolutamente naturale nel suo desiderio di un uomo ed una vita familiare. Penso che Dan possa essere la persona giusta, ma il più delle volte finisce con litigare con il coach e quindi cerca di stargli lontano.
Mi innervosice la determinazione di Dan di sposarsi con Sharon che incarna i suoi canoni di donna adatta al ruolo di moglie, anche se poi si sente attratto follemente da Phoebe, riconosce di averla sottovalutata, di amare il suo modo di essere e di considerarla un'amica. Ma dico io....Come fai a non capire di esserne innamorato?
Ovviamente mi aspetto il colpo di scena, soprattutto per il padre del giocatore morto che perseguita Dan...
Mi aspetto e spero però anche che Dan presto scopra che Phoebe è ben lungi dall'essere la mangiatrice di uomini che pensa lui.
Che dire? La storia continua interessante!!!