L'ANGELO DI NESSUNO di Karen Robards

Gravata dall'impegno di provvedere alla educazione delle sorelle più giovani e di badare al padre, un predicatore battista rimasto vedovo in giovane età, quando lei era appena 14enne, Susannah Redmon si è ormai rassegnata ad una vita di zittellaggio e trae tutta la sua soddisfazione dall'occuparsi con amore e competenza della famiglia.

Il tranquillo anche se monotono andamento della sua esistenza viene però sconvolto quando al suo orizzonte appare Ian Connelly, un nobile inglese deportato nelle colonie e venduto come schiavo a tempo limitato a causa di un complotto ordito contro di lui dai suoi nemici.

Allorchè Susannah...un pò per compassione e in parte perchè ha bisogno di un uomo che l'aiuti a mandare avanti la fattoria, compera lo schiavo Connelly, la sua vita, lungi dal semplificarsi, viene profondamente scossa, perchè da un lato si trova a dover "proteggere" le tre giovani sorelle da quello sconosciuto estremamente attraente e potenzialmente pericoloso, e dall'altro finisce per innamorarsi inaspettatamente e completamente di lui...

Confesso che questo romanzo me l'ha consigliato Alborada.
Non avevo nessuna idea della trama, ma ero alla ricerca di qualcosa che mi potesse distrarre.
Ed ecco che ieri sera ho iniziato questa nuova avventura.
Ogni libro è tale, che poi sia bella oppure no resta comunque un'esperienza.
Le quattro sorella sono alle prese con una discussione pratico-filosofica sulla schiavitù. Siamo in un mercato del nuovo mondo del XVIII secolo.
Una sorella "incantevole, due passabili ed una decisamente Tozza" - secondo il pensiero del protagonista.
E fin qui tutto sommato nessuna novità. Ci troviamo nel filone di bello ed impossibile e lei tendenza sullo sciatta che però per lui è bellissima.
In realtà ci troviamo sicuramente difronte ad un capovolgimento di ruoli.
Non riusciamo a capire infatti se lui è davvero bello oppure no, visto che le frustate e la condizione animale in cui è ridotto ci impediscono di capirlo.
Certo sembra pericoloso e questo ci piace!
Susannah, la Tozza, è in realtà il capofamiglia che ha deciso che, a prescindere dagli scrupoli morali, comprerà uno degli schiavi che vengono dal vecchio mondo per occuparsi di tutti quei lavori in casa che loro non riescono a fare.
Certo a spingerla alla fine ad acquistare proprio lui, Ian Connelley, un aristocratico inglese ridotto in schiavitù, è alla fine più il fastidio per Mr Geer che le tallona, ed uno strano senso di pietà.
L'inizio è sicuramente interessante. Vederemo come proseguirà.

Sono felice che tu abbia iniziato a leggerlo, a me è piaciuto...certamente è diverso dagli altri, finora non avevo ancora letto di lui che è schiavo di lei, il contrario si...sai Libertad mi ricorda vagamente il romanzo di Lisa Gregory : La stagione degli arcobaleni
Anche in quello lui lavora per lei, solo che lì lui è povero davvero, qui invece è un nobile ingelse. Comunque questa scrittrice mi piace, ho scovati altri libri solo che sono in spagnolo e per non mi va di applicarmi nella lettura quindi continuo con quelli in italiano

Si, effettivamente è un particolare davvero carino, anche se dobbiamo dire che questo Ian si comporta davvero poco da servo.

Io intanto sono arrivata al punto in cui lei ha rotto la loro relazione e lui ha cominciato a fare il "cretino" con Mandy per irritare la povera Susannah.
Certo però che lui è un pò presuntuoso in questo.
Susannah è la figlia del vicario e quindi non può certo credere che si lanci in un'avventura clandestina senza farsi problemi. Lui sembra volersi solo divertire e doveva proporle qualcosa di più per convincerla.
Beh in realtà entrambi hanno un caratteraccio e mi chiedo chi dei due retrocederà per primo.

Ieri sera ho finito di leggere questo romanzo.
In definitiva l'ho trovato carino e non ha deluso le mie aspettative, con il famoso ritorno in Inghilterra che chiarisce tutti i vari punti oscuri.
Resta comunque piuttosto affrettato sul finale. Mi è sembrato che alla fine abbiano fatto precipitare il tutto.
Certo poco toglie al carattere spigoloso di entrambi.
Non uno dei migliori libri che ho letto, ma sicuramente un romanzo che intrattiene.