TRA LE BRACCIA DI UN PRINCIPE - (La Fratellanza Reale - Vol. I) di Sabrina Jeffries
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TRA LE BRACCIA DI UN PRINCIPE - (La Fratellanza Reale - Vol. I) di Sabrina Jeffries
COPERTINA ITALIANA
Libertad- Amigo
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Re: TRA LE BRACCIA DI UN PRINCIPE - (La Fratellanza Reale - Vol. I) di Sabrina Jeffries
Guidada come al solito da Alborada, mi sono indirizzata verso questo volume e questa scrittrice di cui non avevo sentito parlare. Dal titolo della saga, LA FRATELLANZA REALE, temevo che potesse essere una storia medievale. Non che il medioevo non abbia il suo fascino, ma sono in una fase in cui adoro i merletti, le carrozze, i pizzi e l'idea di una modernità quasi alle porte, ma non ancora arrivata con tutto il suo carico di positività e negatività.
Per fortuna siamo intorno al primo decennio dell'ottocento, quando l'Europa è in qualche modo scossa dal femonomeo Napololeone e le donne ancora hanno ben chiaro il loro destino e la necessità di adattarsi ad un cammino o ad un altro.
Penso che parte del fascino di questi romanzi consista nella sicurezza che ti trasmettono di un mondo a volte senza troppi chiaroscuri, con principi solidi e delineati, pochi dubbi e una strana chiara davanti.
Stranamente e contrariamente a molti romanzi, la scrittrice apre le danze con il punto di vista del protagonista Lord Alexander Iversley, di ritorno dal Portogallo e dall'Europa tutta dove ha trascorso gli utlimi anni tra piaceri e vizi, in attesa della morte del padre. In realtà il Conte tutto è fuorchè il vero padre di Alex, come scopre al suo ritorno in patria, dove la lettera della madre, morta da tempo, gli svela che l'astio del supposto padre nasceva dalla consapevolezza che lui è uno dei bastardi del Principe di Galles. Alex indaga e scopre che ce ne sono altri due, che come lui non hanno tratto beneficio da questa condizione, ma solo svantaggi e decide di accordarsi con loro, in una segreta alleanza, per poter trarre il massimo beneficio ed aggiustare le cose.
Lui è senza un soldo, malgrado il titolo, perchè il supposto padre ha dilapidato tutta la fortuna, non volendogli lasciare nessuna comodità. Per questo Alex ha bisogno di una moglie, che sia anche una moglie assolutamente ricca e Byrne, che tra i tre fratelli è quello più danneggiato in quanto nessuno lo ha riconosciuto come legittimo, gli segnala Katherine Merivale, particolarmente ricca, che deve sposarsi per ereditare il patrimonio del nonno.
Tutto sembrerebbe posato su un piatto d'argento, se si pensa che Alex appena vede Katherine se ne sente subito attratto. Non gli sembra vero che possa essere così fortunato: una moglie ricca e seducente, ma il problema esiste ed è Sydney Lovelace, compassato poeta e sentimentale che da sempre è il corteggiatore, senza passione, di Katherine. Lei è decisa a convincerlo a farle la fatidica proposta, anche se Syd è molto insicuro. Alec decide di interporsi tra di loro, pronto a tutto pur di conquistarla, non solo per il denaro.
Il ballo dove i due si parlano è sicuramente brillante, come tutte la scena in cui Alec spia Sydney e Katherine che nella galleria parlano.
Mi sembra che i dialoghi siano quanto mai brillanti. Speriamo bene.
Per fortuna siamo intorno al primo decennio dell'ottocento, quando l'Europa è in qualche modo scossa dal femonomeo Napololeone e le donne ancora hanno ben chiaro il loro destino e la necessità di adattarsi ad un cammino o ad un altro.
Penso che parte del fascino di questi romanzi consista nella sicurezza che ti trasmettono di un mondo a volte senza troppi chiaroscuri, con principi solidi e delineati, pochi dubbi e una strana chiara davanti.
Stranamente e contrariamente a molti romanzi, la scrittrice apre le danze con il punto di vista del protagonista Lord Alexander Iversley, di ritorno dal Portogallo e dall'Europa tutta dove ha trascorso gli utlimi anni tra piaceri e vizi, in attesa della morte del padre. In realtà il Conte tutto è fuorchè il vero padre di Alex, come scopre al suo ritorno in patria, dove la lettera della madre, morta da tempo, gli svela che l'astio del supposto padre nasceva dalla consapevolezza che lui è uno dei bastardi del Principe di Galles. Alex indaga e scopre che ce ne sono altri due, che come lui non hanno tratto beneficio da questa condizione, ma solo svantaggi e decide di accordarsi con loro, in una segreta alleanza, per poter trarre il massimo beneficio ed aggiustare le cose.
Lui è senza un soldo, malgrado il titolo, perchè il supposto padre ha dilapidato tutta la fortuna, non volendogli lasciare nessuna comodità. Per questo Alex ha bisogno di una moglie, che sia anche una moglie assolutamente ricca e Byrne, che tra i tre fratelli è quello più danneggiato in quanto nessuno lo ha riconosciuto come legittimo, gli segnala Katherine Merivale, particolarmente ricca, che deve sposarsi per ereditare il patrimonio del nonno.
Tutto sembrerebbe posato su un piatto d'argento, se si pensa che Alex appena vede Katherine se ne sente subito attratto. Non gli sembra vero che possa essere così fortunato: una moglie ricca e seducente, ma il problema esiste ed è Sydney Lovelace, compassato poeta e sentimentale che da sempre è il corteggiatore, senza passione, di Katherine. Lei è decisa a convincerlo a farle la fatidica proposta, anche se Syd è molto insicuro. Alec decide di interporsi tra di loro, pronto a tutto pur di conquistarla, non solo per il denaro.
Il ballo dove i due si parlano è sicuramente brillante, come tutte la scena in cui Alec spia Sydney e Katherine che nella galleria parlano.
Mi sembra che i dialoghi siano quanto mai brillanti. Speriamo bene.
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Re: TRA LE BRACCIA DI UN PRINCIPE - (La Fratellanza Reale - Vol. I) di Sabrina Jeffries
Questo romanzo era partito in maniera interessante. Mi sembrava davvero capace di regalarmi una storia un po' diversa, con il protagonista che tenta di sedurre la ragazza innamorata di un altro, lui che corre dietro al denaro.
Ci sono buoni punti e non mi va di giudicarlo completamente in negativo, ma mi aspettavo qualcosina di più che non c'è stata. Spero sempre di imbattermi in un romanzo che possa conquistarmi e a volte le aspettative finiscono per deludermi.
La vicenda non è male, come segnalavo in principio. Certo tutto segue un copione abbastanza scontato: lui cerca di sedurla per il denaro, si innamora, lei pure, poi lei scopre i suoi piani lo lascia.
A parte questo lo trovo abbastanza spumeggiante nei dialoghi e divertente.
Ci sono buoni punti e non mi va di giudicarlo completamente in negativo, ma mi aspettavo qualcosina di più che non c'è stata. Spero sempre di imbattermi in un romanzo che possa conquistarmi e a volte le aspettative finiscono per deludermi.
La vicenda non è male, come segnalavo in principio. Certo tutto segue un copione abbastanza scontato: lui cerca di sedurla per il denaro, si innamora, lei pure, poi lei scopre i suoi piani lo lascia.
A parte questo lo trovo abbastanza spumeggiante nei dialoghi e divertente.
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