SULLE ALI DI UN ANGELO di Becca Fitzpatrick - HUSH HUSH Vol III

Ieri sera, trascinata dal desiderio di leggere un romanzo fantasy, ho recuperato il volume tre di questa saga che mi aveva abbastanza convinto. Ho adorato il primo volume, il secondo di meno, ma nel complesso Nora e Patch restano tra le coppie fantasy che preferisco.
La storia inizia subito emozionante e devo dire che mi ha subito conquistato più del primo volume.
Un salto a tre mesi prima ci presentano Patch torturato e prigioniero di Hank Miller. Avevo lasciato i nostri eroi proprio nelle grinfie di quest'ultimo che si era rivelato la tanto ricercata Mano Nera e sorprendentemente anche il padre di Nora.
Patch è sotto minaccia e lo strumento per ricattarlo è proprio Nora, prigioniera da qualche parte.
Le minacce ed il modo in cui Patch risponde mi restituiscono il ragazzo oscuro e pericoloso di cui ci siamo innamorate tutte nel primo volume, quel bad boy, quell'angelo caduto che a mio parere eclissa Daniel di FALLEN. Patch scende a patti e rinuncia alle sue ali nuovamente, questa volta però per amore di Nora. Tra tre mesi sarà liberata, è la concessione di Hank e con un salto improvviso ci ritroviamo catapultati nel punto di vista di Nora che si risveglia in un cimitero, dimentica di Patch e della sua vita negli ultimi sei mesi, come se i due romanzi precedenti non esistessero.
I tentativi di ricostruire il vuoto subito mi conquistano, mentre Patch è chiaramente intenzionato a starle lontano per proteggerla.

Continuo l'appassionante lettura del terzo volume della saga.
Nora mi piace e continua a conquistarmi anche qui, malgrado la sua memoria faccia acqua da tutte le parti ed il pericolo la circondi anche in maniera inconsapevole.
La madre esce con Hank Miller, il padre di Marcie, ma soprattutto l'autore del sequestro della figlia.
Nora non riesce a ricordare, ma "sente" che le manca qualcosa, o meglio qualcuno dagli inquietanti occhi neri.
Una notte, il pericolo la chiama, o meglio lei va a cercare il pericolo, secondo Patch, anche se Nora non sa che lui è lui, e che il Cheshvan si avvicina.
Lei crede ancora nella razionalità, ora che Nefilim, angeli caduti e cielo e terra sono stati cancellati dalla sua memoria, eppure si ritrova nel ben mezzo di uno scontro.
Adoro Vee, anche quando compare solo messaggiando alla povera Nora costretta ad uscire con la madre ed Hank. Persino Marcie, al momento, mi sembra più simpatica della madre di Nora, che cerca di costringerla a frequentare quest'uomo inquietante, la famosa Mano Nera.
Al momento continuo interessata alla storia. Mi sembra un ottimo volume. Speriamo bene.

E' arrivato anche Scott che ci aveva fatto palpitare notevolmente nel secondo volume. Certo qui finalmente porta un po' di luce nella testa di Nora e la sua testa scapigliata porta la nostra eroina in una serie di disavventure che ci permetteranno di rivedere Jev alias Patch.
Il romanzo prende molto, tanto che ieri quasi non mi sono resa conto dell'orario che si era fatto. Una pecca però la trovo, ora che sono quasi a metà del volume: l'assenza quasi costante del nostro eroe.
Certo Patch non è uno assiduo, nel senso che anche nei precedenti romanzi compariva e scompariva portanto scompiglio nel cuore della protagonista, ma qui davvero a tratti sembra latitante.
Meno male che quando compare si accendono tutte le luci e riprende a brillare il sole.
Personaggio adorabile!!!

Ed eccomi qua insieme con Nora e Patch, che ormai si fa chiamare in un altro modo, Jev. Non sapevamo neanche quale fosse il suo vero nome in realtà. Patch era un soprannome che Rixon gli aveva dato e che era legato al fatto che faceva sempre a pugni e dovevano "rattopparlo". Patch significa più o meno "rattoppo".
Ora è Jev, ma nell'essenza è sempre lui, che corre a salvare Nora quando si trova in pericolo.
Sia nella scena del locale dove si rifugiano, sia quando lui finalmente la conduce sotto il Parco Dei Divertimenti Deplhic dove si trova la sua casa (posto dove non l'aveva mai condotta in ben tre volumi), raggiungiamo il meglio dal punto di vista narrativo.
Nora recupera dei ricordi grazie anche a lui, anche se non è tutto chiaro.
Si è resa conto che Hank è suo padre, ma non un essere amorevole che vuole proteggerla. E' una creatura oscura che si serve di lei per raggiungere i suoi scopi.
Jev/Patch è li per difenderla, aiutarla a recuperare i ricordi, a salvarla.
Ed è incredibile che ci riesca senza per niente diventare svenevolo, troppo fragile o dolce. Resta il nostro Patch, pericoloso, potente, oscuro.

Sono a ben oltre la metà e devo dire che, ormai in direttura di arrivo, sicuramente lo preferisco al secondo. Il rapporto tra Nora e Patch è ormai intenso e stretto, ma restano i pericoli che devono affrontare.
Hank continua con la sua presenza inquietante a disturbare la vita della nostra protagonista e quella della madre, mentre Scott con le sue pazzie ed i suoi modi strani si presenta come un comico antagonista del nostro angelo oscuro.
Intanto ricompare anchre Dabria, sebbene sono lei discorsi di Patch che cerca di trovare un modo per liberarsi di Hank.
Intanto Marcie risulta meno antipatica del solito e Vee è missing. Compare al momento solo con messaggini rapidi sul cellulare.
Si avvicina il Jeshvan ed intanto anche il Ballo della Benvenuta dove Nora è stata proposta come candidata.
Peccato che abbia tutto a cui pensare, tranne che una festa, con un padre pronto ad ucciderla, una madre sotto l'influenza malefica dell'uomo, angeli caduti che vorrebbero utilizzare i Nefilim ed uccidere la Mano Nera ed una guerra alle porte.

Ho finito anche il terzo volume della saga e devo dire che mi convince sempre di più. Adoro Nora e Patch; sono due protagonisti intensi e le vicende, anche se a volte ingarbugliate per via della lotta tra Nefilm, angeli caduti, arcangeli ed umani, hanno sempre un filo logico che non si perde mai.
Anche con questa nuova svolta, l'ennesimo colpo di scena che ci lascia in sospeso, la storia resta sempre coerente e bella.
Per fortuna l'amore tra i due non viene meno, anche se mi chiedo cosa succederà nel quarto e conclusivo libro della saga.

Intanto ho amato molto quel capitolo aggiuntivo dove ci viene permesso di sbirciare indietro, prima del famoso incontro nell'aula di biologia, dove finalmente Patch inizia il suo gioco.

Scopriamo che già si erano incontrati prima e magicamente il punto di vista, che è sempre su Nora e mai su Patch, qui ci viene dato focalizzato su di lui. E questo vale davvero tanto quando si ha a che fare con un personaggio tanto sfuggente.