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LA SAGA DEI ROHAN by Anne Stuart

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Messaggio  Libertad Dom Mar 06, 2011 11:00 am

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Messaggio  Libertad Dom Mar 06, 2011 11:00 am

TRAMA
Nella Parigi degli aristocratici inglesi in esilio, il misterioso Francis Alistair St. Claire Dominic Charles Edward Rohan, Visconte Rohan, organizza e ospita le scatenate riunioni dell'Esercito Celeste, un'associazione segreta i cui membri perseguono lo sfogo sfrenato delle passioni più proibite. La febbrile ricerca del piacere nasconde, in realtà, la profonda insoddisfazione di Rohan, e quando il caso e il bisogno portano l'ingenua e squattrinata Elinor Harriman a partecipare a una delle sue feste, lui la considera una novità insolita e benvenuta. Ma a poco a poco la fanciulla lo coinvolge oltre ogni aspettativa, facendogli scoprire passioni e desideri che entrambi credevano ormai perduti per sempre.

Anne Stuart è imbattibile

nel tratteggiare cupe e sofferte storie d'amore.

Elizabeth Lowell
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Messaggio  Libertad Dom Mar 06, 2011 11:13 am

Mi sono imbattuta in questo titolo per caso, navigando sui vari forum dedicati al genere e subito mi sono detta, visti i pareri positivi, che lo avrei cercato.
L'ho trovato in lingua originale e data la mia passione per le versioni non censurate mi sono ripromessa di fare un tuffo nella Parigi settecentesca dove nobili inglesi esiliati vivono una vita divisa tra lusso, feste o miseria assoluta prerivoluzionaria.
La storia ha un innegabile fascino e malgrado le sue innumerevoli pagine sono riuscita in due sere ad arrivare oltre la metà.
Sarà che i contrasti mi attirano sempre e Rohan è davvero "un libertino impertinente" che si concede a passioni sfrenate che però ormai non lo toccano più. La sua è diventata più una posa che una vera e propria ricerca di trasgressione. Il bel Visconte infatti, alla soglia dei quaranta, dopo una vita dissoluta, un'adolescenza di sangue nella tormentata Inghilterra, ora in esilio per ragioni politiche, sembra aver vissuto davvero di tutto.
La sua aria annoiata durante una delle famose feste che organizza nel suo castello la dice lunga sul personaggio. La caratteristica di Rohan quando compare sulla scena è la noia ed il suo desiderio folle di riuscire a vincerla in qualche modo. Il mondo non lo stupisce più e quindi sembra essersi chiuso ad esso, a tutti i sentimenti, anche se continua a tenere il suo stile di vita. Tutto questo fino a quando non compare sulla scena la nostra "eroina", Miss Harriman, con la sua aria misera, la sua scarsa avvenenza, il suo piglio guerriero, una strana innocenza (che nasconte una storia tragica), e Rohan finisce per sentirsene irrimediabilmente attratto, contro ogni logica, contro ogni assurdo calcolo.
Lui che è abituato alla bellezza assoluta, alle donne sofisticate, alle cortigiane di mondo, si sente attratto da questa donna completamente fuori dagli schemi.
Sarà che costituisce una novità nella sua vita monotona.
Dal momento in cui piomba nella sua festa sfrenata alla ricerca della madre (personaggio più odioso non si poteva creare Twisted Evil Twisted Evil e la perdono solo perchè la sua follia porta Elinor nel palazzo di Rohan), lui nons arà più lo stesso. amore amore amore
Trovo invece fastidiosa la sorella di Elinor, la bellissima, stupefacente Lydia. rabbia rabbia La ragazza ha carattere e personalità, non è una civetta ed ama sinceramente Elinor, ma il mio fastidio va per la sua perfezione e per il fatto che la sua bellezza ha accentuato le mancanze di Elinor tutta la sua esistenza.
E che dire del sacrificio continuo della sorella maggiore per lei?
La povera Lydia non ne ha colpa. Ignora l'orrore vissuto da Elinor per colpa della madre, ma vorrei che qualcuno si degnasse di amare Elinor più di Lydia.
La scena dell'incendio in cui la madre delle ragazze finalmente (lasciatemelo dire) muore è terribile.
Come può una madre, anche se guidata dalla follia, dire quello che dice ad Elinor corsa per salvarla? iol iol iol
- Nessuno ti ha amato e nessuno ti amerà mai! -
testa nel muro testa nel muro testa nel muro Avrei voluto ucciderla a bastonate, ma per fortuna è arrivato Rohan a salvare Elinor dalle fiamme e dalla miseria. Mi auguro solo che il bel visconte possa ricompensare la ragazza per tutto il dolore vissuto.
Fino ad ora il romanzo è bellissimo... geek geek geek


Ultima modifica di Libertad il Dom Mar 06, 2011 7:21 pm - modificato 1 volta.
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Messaggio  Libertad Dom Mar 06, 2011 11:15 am

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Messaggio  Libertad Lun Mar 07, 2011 9:11 am

Ieri sera ho finito questa nuova lettura con un'opinione assolutamente positiva.
La storia è meno scontata di quello che si può immaginare, pur mantenendo tutti gli elementi solidi di questa storia.
L'innocenza di Elinor alla fine non è stata intaccata dalla violenza subita, in quanto il suo candore traspare malgrado quello che ha subito.
La trasformazione di Francis è graduale. Il suo interesse per lei nasce come una curiosità che si rafforza pian piano fino a trasformazione in ossessione e poi semplicemente in amore.
Francis è un personaggio complesso. La sua aria indolente, da dandy, in realtà nasconde l'orrore della guerra e della violenza vissuta quando era poco più di un ragazzo. La vida da debosciato a Parigi è solo il disperato tentativo di allontanarsi dal suo passato.
Esplicativa è la metamorfosi che subisce la notte in cui Elinor gli racconta della sua tragica esperienza passata.
Francis uccide Christopher Spatts, ma la violenza innesca un processo di regresione che lo riporta a tutto quello che aveva cercato di dimenticare.
La dolcezza di lei riesce sul finale a riportarlo in sè.
Interessante è anche come si rende conto di essersi innamorato di lei.
Deciso a cancellare quella che avverte come una fragilità, le parole su Elinor dette a Charles Reading non sono per niente gentili. Penso di liberarsi di lei, ma quando scopre che la ragazza è fuggita il dolore si diffonde come una diga che cede sotto la pressione dell'acqua.
Solo il pensiero che lei possa essere finita nei guai lo risolleva e lo induce ad attraversare la Manica pur di salvarla.
Ho letto che qualcuno ha trovato il finale meno intenso di tutto il resto del romanzo. Può essere, ma sicuramente non è liquidato in poche righe. Forse anch'io avrei preferito vederli insieme, rilassati, in Francia, al sicuro, proiettati verso il futuro, ma la storia è così appassionante e bella che accetto anche questa dichiarazione sulle scogliere, mentre la nave li aspetta per portare Francis (ancora condannato all'esilio) al sicuro in Francia.

VOTO: un 9 pieno amore amore amore amore


Ultima modifica di Libertad il Dom Lug 31, 2011 9:35 am - modificato 1 volta.
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Messaggio  Libertad Lun Mar 07, 2011 9:15 am

FRASI

Sfortunatamente l'unico modo per otterene una fortuna era sposarne una, ed il Naso non aiutava.

Se c'era davvero un Dio, avrebbe sicuramente ascoltato quelle due. Lydia era troppo affascinante per ignorarla, e Nanny troppo feroce.

La sua voce poteva affascinare gli angeli.

"Fai quello que vuoi"

- Oh no, tesoro. Non sono Satana, semplicemente uno dei suoi angeli caduti.

- Non prendo mai con la forza quello che posso avere con il fascino.

- Mi sposerà che lo voglia o no. Non intendo darle nessuna possibilità.

- Che mi piaccia o no, sembra che abbia sviluppato un cuore.Non so assolutamente come usare questa dannata cosa, ma eccola qui che vuole Elinor. Non posso vivere senza di lei.


Ultima modifica di Libertad il Mar Mar 08, 2011 9:48 pm - modificato 1 volta.
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Messaggio  Libertad Mar Mar 08, 2011 9:04 am

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SECONDO VOLUME

RECKLESS
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Messaggio  Libertad Mar Mar 08, 2011 9:14 am

Ieri ho iniziato il secondo volume.
Essendomi piaciuta moltissimo la storia di Francis Rohan e di Elinor Harriman era inevitabile tentare con il seguito. Mad Mad
Sono una che si affeziona ai personaggi e alle autrici e spero di essermi imbattuta in una che possa darmi molte emozioni.
Certo anche nella storia di Adrian Rohan, ci sono elementi che mi hanno subito attirata. Non ci discostiamo molto dalla base del primo, tranne che la protagonista, Charlotte Spencer, è ormai sui trentanni, particolarmente intellettualoide, e ci sono personaggi che sembrano più complessi.
Charlotte vive come parente povera della brillante Lina, cugina che a 28 anni ha già alle spalle un matrimonio terribile che l'ha segnata. Ora è vedova e partecipa alle famose feste della HEAVENLY HOST, che tanta parte aveva avuto a Parigi nelle vicende di Francis e Elinor.
Il contesto però è diverso. Sono passati anni e ci ritroviamo in Inghilterra. Non ho capito bene come il Visconte di Rohan sia riuscito a tornare in patria. Sappiamo dal figlio, che non ha per niente un buon rapporto con il padre, che Francis ha rinnegato il passato libertino e vive con la moglie che adora.
Il giovane visconte ha incorciato più volte sul suo cammino la poco avvenente Charlotte, che custodisce la sua passione per lui in silenzio. Non le ha mai prestato molta attenzione perchè fa parte di quel gruppo di donne oltre il debutto in società destinata a rimanere zitella...Semplice tappezzeria. Ma ad un ballo, la ragazza si imbatte in lui e le sfugge un BLOODY HELL(che per una fan del Buffyverse significa William il sanguinario, il cattivo con un cuore.. amore amore ), ma che nella società di inizio ottocento è davvero inappropriato sulle labbra di una signora per bene. ok ok
E la scintilla scocca subito in Rohan. Questa donna quasi anonima, che lo fissa impudente durante tutte le feste dove si incrociano, è ben lungi dai tipi monotoni a cui lui è abituato e come con il padre scatta in lui subito la curiosità.
Lui la invita a ballare e lei, memore dell'esperienza umiliate vissuta anni prima proprio con lui, praticamente fugge dicendole che lei non balla.
Ma un evento particolare è alle porte.
Stanno per iniziare le feste dell'HEAVENLY HOST e lei ha pregato Lina di portarla solo per assistere.
Lina cede, convinta che l'esperienza indurrà l'amata cugina, ancora pura ed ingenua, a stare lontano dagli uomini e dal matrimonio.
Travestita da monaco, con un cappuccio in testa, ed un nastro bianco legato al braccio (come indizio per i partecipanti che lei è lì solo per guardare), Charlotte partecipa alla festa.
Ed Adrian non impiega molto a riconoscerla stupito.
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Messaggio  Libertad Mar Mar 08, 2011 9:15 am

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Messaggio  Libertad Mer Mar 09, 2011 8:59 am

Anne Stuart è un'autrice che mi convince molto. Mad Mad Se non fosse così non avrei le occhiaie per via dell'incapacità di lasciare il libro anche se le ore passavano ieri sera e stamattina dovevo alzarmi presto.
Non lo so da cosa dipende il fascino della sua scrittura, se è dovuto a questi protagonisti maschili che dopo una vita dissoluta finiscono per cadere vittima dell'innocenza. Forse è anche la sua scrittura attenta. Fatto sta che a diversa di altri romanzi riesce anche con questo secondo volume a trascinarmi nel suo mondo.
Una pecca se dobbiamo trovarla è che ritengo la storia di Charlotte ed Adrian molto più interessante che il trio Lina, Motty e il vicario che spesso irrompe sulla scena per lasciarmi in sospeso con la storia dei due protagonisti.
Lina mi ispira simpatia per il suo tragico passato, ma il desiderio di andare avanti con le vicende di Charlotte e Adrian mi induce a provare fastidio per le interruzioni narrative.
Dopo due giorni di assoluta passione, avulsi dal mondo reale, dalle follie delle baldorie delle HEAVENLY HOST, l'arrivo di Etienne, che mai ha perdonato il nostro Francis Rohan, interrompe l'idillio ed Adrian, spiazzato da queste emozioni nuove che in qualche modo lo rendono debole, fugge letteralmente via da Charlotte deciso a non cedere. La veritù è che più che un libertino, Adrian sembra un bambino che si ribella all'autorità del padre, vuole scandalizzarlo. Quello che prova per Charlotte è un sentimento nuovo che però lo spaventa.
Il biglietto che le lascia è a mio avviso crudele. Neutral
Charlotte si riveste e fugge via, decisa a dimenticare tutto o a vivere di quel ricordo tutta la vita. Ma qualcosa succede. Mentre cerca di tornare da Lina qualcuno, una mano, la spinge giù per un dirupo. Lei rotola sconvolta. Qualcuno ha cercato di ucciderla. Ma chi? scared scared
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Messaggio  Libertad Mer Mar 09, 2011 10:01 pm

Ok libro decisamente "addictive".
Non sono riuscita ad avitare di pensarci durante tutto il giorno, per aver lasciato quei due alle prese con un "quasi incontro"....Cosa da mangiarsi le mani.
Adrian ha partecipato per tre settimane alle varie feste per la nuova stagione, ma è distratto, annoiato e non riesce a cancellare dalla sua mente il ricordo di Charlotte.
La ragazza intanto si è ripresa con difficoltà dalla caduta, ma soprattutto dalla sua storia con Adrian.
Lina cerca di starla al fianco e di spronarla e dopo tre settimane alla fine la convince a partecipare ad un ballo in maschera in compagnia di un vecchio spasimante della donna.
Quasi irriconoscibile, triste, Charlotte stranamente riesce a divertirsi e a lasciarsi coinvolgere dalle danze, fino a quando, in uno scambio di coppia come richiede la figura del ballo non si trova faccia a faccia con Adrian ed è un precipitare di emozioni che la riportano a quei due giorni meravigliosi e tragici. Mad Mad
Corro a leggere il resto.
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Messaggio  Libertad Gio Mar 10, 2011 9:00 am

Ieri sera non ho finito la lettura, solo perchè non volevo accellerare troppo e rovinarmi il tutto. Di solito faccio così con le storie che mi piacciono. Con le altre salto alla grande finendo presto.
La festa in maschera è finita in modo strano. Charlotte, dopo aver ballato con Adrian, cerca di sfuggirgli, credendo che lui non l'abbia riconosciuta. Certo è stata un pò ingenua, visto che alla festa di HEAVENLY HOST lui era riuscita a decifrarla anche vestita da MAD MONK. Lei pensa di allontanarsi e di mettersi al sicuro lontano da lui, ma finisce in un vero e proprio labirinto del giardino dove una presenza malefica (a questo punto credo lo stesso che l'ha spinta giù dal dirupo) la insegue. Lei riesce a fuggire, cadendo letteralmente tra le braccia di Adrian, che continua a fingere di non aver capito di chi si tratta.
Il tutto è finalizzato semplicemente al tentativo di condurla in una carrozza e cercare di sedurla, svelandole di aver intuito subito che si trattava di lei.
La cosa che mi sorprende è che Adrian continua a giocare come il gatto con il topo, dicendole che la desidera, ma poi seguendo la corrente dell'insicurezza di lei, sostenendo che una vale l'altra, che se lei gli dice di no troverà qualcuna più disponibile. Certo Adrian è Adrian e questa ipotesi è assolutamente plausibile, peccato che lui un'altra non la voglia proprio e non importa che Charlotte è più grande di lui, che nessuno l'ha mai voluta, che non è una di quelle bellezza sfavillanti per cui piangono i poeti. Lei è lei e Adrian non riesce a capire perchè ne è assolutamente affascinato.
Così come un bambino dispettoso la lascia davanti alla sua casa, ritorna indietro e poi preso dall'ansia decide di raggiungerla nuovamente a piedi.
Peccato che un gruppo di uomini assoldati da qualcuno, lo stanno aspettando e tentano di ucciderlo.
A salvarlo interviene Simon, il vicario, in visita da Lina e Charlotte per annunciare la prossima morte di Motty.
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Messaggio  Libertad Ven Mar 11, 2011 8:51 am

Ho concluso anche il secondo volume della saga di Rohan e sicuramente mi ha colpito molto. Sarà che mi piacciono le atmosfere che la Stuart sa creare, la passionalità dei protagonisti, ma decisamente la colloco sopra la media del genere.
Adrian è molto diverso dal padre, anche se tutti ne sottolineano la somiglianza per via della giocentù dissoluta. Adrian mi sembra più giovane, confuso ed impulsivo. Fino alla fine, quando si parla di sentimenti, finisce per sbagliare le parole, rischiando di perdere per sempre Charlotte, che non vuole cedere ad un matrimonio apparentemente senza amore.
Etienne alla fine era il cattivo delle vicende ed in qualche modo arriviamo ad una conclusione di tutta la storia dell'eredità contesa tra Francia ed Inghilterra. Mi chiedo se il terzo volume ci darà qualcosa di nuovo a livello di cattivi.
Intanto anche Lina trova l'amore con Simon, anche se forse sul finale, troppo presi dalle vicende dei due protagonisti, non le danno una giusta evoluzione. Non si capisce come alla fine Simon decida di mettere da parte i suoi pregiudizi e di sposarla. Lei non gli confessa le vere ragioni del suo disprezzo per gli uomini. Ho trovato troppo affrettata la loro conclusione, potevano darci qualche particolare in più.
Nel complesso, bello, anche se non quanto il primo.
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Messaggio  Libertad Ven Mar 11, 2011 8:55 am

FRASI TRATTE DA

ROHAN 2

Perché ha occhi tristi, avrebbe potuto dire. Perché prova così fortemente ad essere cattivo, ad essere meschino, ad essere crudele, e tutto quello che devi fare è guardare oltre la studiata noia per vedere un ragazzino ferito che cerca di emergere.

Stava flirtando con una sconosciuta, il suo fascino dato via a chiunque suscitasse la sua curiosità.

In realtà lei guardava all'uomo bellissimo, compiaciuto e viziato e vedeva un bambino arrabbiato e ferito. Uno che aveva bisogno di lei.



Ultima modifica di Libertad il Ven Mar 11, 2011 9:36 pm - modificato 1 volta.
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Messaggio  Libertad Ven Mar 11, 2011 9:04 am

TERZO VOLUME

BREATHLESS

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Messaggio  Libertad Sab Mar 12, 2011 9:45 am

Ed eccomi qui a commentare anche questa nuova storia. Effettivamente la Stuart mi spiazza in continuazione in questa serie. Se la protagonista tende ad essere in linea di massima non una delle bellezze assolute della società (pur nascondendo una genuinità tutta sua che i protagonisti maschi riconoscono Mad Mad ), gli "eroi" tendono ad avere delle differenze.
Qui ci troviamo proiettati ancora una generazione avanti. Miranda Rohan è la figlia di Adrian e Charlotte, l'unica figlia femmina in una famiglia di uomini.
L'antefatto della sua "fall from grace" (CADUTA) viene raccontato rapidamente, senza troppa enfasi sui lati tragici della vicenda, senza soffermarsi sul dolore. Miranda viene rapita e sedotta da Christopher St John intenzionato a costringerla a sposarlo. Lei riesce, dopo due giorni e due notti, a fuggire, ma ormai la società la rifiuta e lei paradossalmente decide di approfittare di tutta questa libertà. Visto che ormai si è già detto di tutto su di lei, vivrà liberamente senza più adattarsi alle regole e grazie alla protezione e all'amore dei Rohan la ragazza passa due anni tutto sommato sereni.
Quello che spiazza è il fatto che dietro il suo secuestro e la sua violenza non c'è semplicemente l'avidità di St John, ma il protagonista, il terribile Lucien De Malheur. scared scared
L'uomo, deturpato completamente da cicatrici misteriose sul volto, e con una gamba ferita, è un personaggio pericoloso e schivo di cui si mormora in tutti i salotti dove non viene invitato.
L'obiettivo di Lucien è quello di vendicarsi di Benedick Rohan, che ha sedotto e indotto al suicidio la sorella. Occhio per occhio è la mentalità di Lucien, ma vista l'incapacità di St John di portare a termine la sua vendetta, Lucien decide, dopo due anni, di prendere su di sè il compito di vendicarsi ed un pomeriggio di pioggia, mentre la ragazza guida da sola la sua carrozza scoperta, un incidente (organizzato dal diabolico De Malheur) incrocia i loro cammini.
Peccato che Miranda non è la tipica ragazza "caduta" della società londinese: è una ragazza forte, volitiva, indipendente e piena di interessi intellettuali.
Lui decide che troverà un modo per sposarla e separala dalla famiglia.
Lei è sedotta da questo personaggio singolare e nella noia in cui vive, ora che la famiglia si è trasferita nel Yorkshire, comincia a frequentare Lucien ignorando le sue vere intenzioni. scared scared
Intanto si sviluppa anche un filone secondario, quello di Jane ed il capo dei ladri, in combutta con Lucien.
Durante una festa in maschera a casa di una ricca dama della società, Lucien ed il ladro (non ricordo il nome) si mettono d'accordo per derubare la nobildonna di tutti i suoi gioielli. Peccato che mentre Lucien intrattiene Miranda, la povera Jane finisce nella camera dove si trova anche il ladro ed un bacio da il via a questa nuova storia.
E' strano che il primo bacio di questo libro (che arriva dopo un pò) sia non dei protagonisti.
Sono incuriosita sull'evoluzione della storia. Sembra promettere bene.


Ultima modifica di Libertad il Dom Mar 13, 2011 11:13 am - modificato 1 volta.
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Messaggio  Libertad Dom Mar 13, 2011 11:38 am

Ieri pomeriggio ho proseguito con la lettura di questa storia avvincente. Mad Mad
Ero curiosa su come avrebbe reagito Miranda scoprendo le vere intenzioni di Lucien. Mi è piaciuto il fatto che non hanno tirato troppo. La seduzione viene raccontata rapidamente senza indugiare sulla falsità di Lucien.
Quando Miranda ormai è convinta di aver trovato in lui un amico, Brendonn, il fratellino più piccolo, ritorna a casa per metterla in guardia e la ragazza, infuriata per i pregiudizi della famiglia, corre dall'uomo per avere spiegazioni sul fatto che i Rohan lo considerino un pericoloso nemico.
E Lucien reagisce con il suo solito sangue freddo.
Conferma tutti i timori della ragazza senza dirle niente. Miranda si rende conto che l'uomo che è diventato suo amico non esiste.
Lucien De Malhuer è davvero un "bad boy" più di tutti gli altri Rohan. Francis era un libertino annoiato che nascondeva una vera e propria tragedia, Adrian era un cinico ed un immaturo. Lucien è intenzionato ad essere un cattivo, lo dice ed attua come tale. Aspetto di scoprire se resisterà con questa sua posa.
Intanto la povera Miranda (di cui apprezzo il sangue freddo in quanto non si lascia mai abbattere dalle situazioni), viene praticamente rapita per essere trascinata nella regione dei Grandi Laghi dove si trova un diroccato castello medievale dove la ragazza dovrebbe vivere come moglie del terribile Lucien.
Jane, resasi conto che qualcosa non va, si intrufola nella carrozza impressionante (tirata da ben sei cavalli). Ma quando Lucien si rende conto che si trova con loro, grazie anche all'abilità di Miranda di capire su che tasti spingere, decide di rimandarla a Londra.
Chiama così Jacob (il ladro) per ricondurla a casa e spero che qualcosa succeda per convincerla a rinunciare al matrimonio con Borewell (come lo chiama Brendonn sottolineando quanto sia noioso).
Ed intanto arriviamo al tanto atteso bacio tra i due protagonisti. La scommessa nasce da Lucien (oggettivamente molto sicuro di se). Se lei non risponderà al so bacio, lui la lascerà andare, non sfiderà a duello il fratello e si limiterà a cercare di rovinare solo economicamente la sua famiglia.
Miranda non può credere che sia una sfida seria.
Il ricordo di St John la rende sicura della sua vittoria. Ha trovato l'esperienza quanto mai sgradevole. I due si sfidano e, ahimé, Miranda scopre un altro mondo. Mad Mad Mad
E ovviamente perde la scommessa.
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Messaggio  Libertad Lun Mar 14, 2011 9:19 am

Libro che mi ha decisamente catturato per le sue atmosfere, per quella tensione continua che un personaggio come Lucien De Malheur genera, per il contrasto con il luminoso carattere di Miranda, pronta a tutto pur di scemare gli aspetti tragici della sua esistenza. Mad Mad
Ormai sono alle battute finali, mi mancheranno una cinquantina di pagine.
Lucien si è lasciato sedurre dalla "quasi moglie", ma ancora lotta per non avere il ruolo di Calibano, ma quello di Riccardo III nella commedia/tragedia della vita e a questo punto, dopo essersi reso conto che il bisogno di Miranda cresce ogni giorno di più, decide di compiere l'atto da "malvagio" shakesperiano per dimostrare alla ragazza che a lui di lei non importa niente, che l'unica cosa che conta è la vendetta della sorella.
Certo ad un certo punto scopriamo l'origine delle sue cicatrici, che ci proietta l'immagine di un bambino seviziato dalla follia di una donna...
Così come in poche battute riusciamo a vedere la vita di Jacob, piccolo e torturato spazzacamino in un mondo decisamente crudele e senza pietà neanche per un bambino.
E malgrado la storia di Jane e Jacob sia tenera, io non riuscivo a non voler sapere come sarebbe finita la cerimonia nuziale al HEAVENLY HOST con rito di iniziazione e la sposa condivisa con tutti gli ospiti.
Miranda spera fino alla fine che Lucien possa riscattarla, che non la lasci andare, ma quando lui si rende conto di non riuscira a dividerla con tutti gli altri, lei è talmente sconvolta (ormai era già stesa sull'altare e pronta al sacrificio), che quando lui l'accompagna alla carrozza lei sente che ormai non può più amarlo.
Ma il problema è un altro.
Alla cerimonia era presente il viscido St. John.
Mi chiedo se Miranda scoprirà mai che è stato proprio Lucien ad organizzare il suo secuestro e la sua seduzione.
Sono troppo curiosa... Mad Mad
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Messaggio  Libertad Mar Mar 15, 2011 8:53 am

Ho finito di leggere anche il terzo volume della saga dei Rohan e nel complesso la Stuart è riuscita a costruire una trilogia affascinante, piena di atmosfere, con personaggi maschili che spiccano per il loro carattere decisamente gotico, sensuale. Tra i tre, sicuramente Lucien De Malheur è il più "cattivo" dei tre. Il suo desiderio di assomigliare a Riccardo III lo rende un personaggio cupo, dai meccanismi complessi, che non si fa scrupoli sul prossimo e che finisce quasi sul punto di travolgere anche la protagonista (quanto mai solare e positiva).
Nella parte finale del libro, quando lei compare sulla banchina del lago con le braccia piene di fiori, meditando su come uccidere Lucien, adesso che ha scoperto che lui è la mente dietro al suo sequestro e la sua violenza, ho davvero temuto che il romanzo terminasse con la morte del protagonista.
Se una nota negativa si deve proprio trovare è forse, a mio parere, la fine, troppo frettolosa rispetto al resto. Avrei voluto un'analisi più approfondita, soprattutto non un perdono così immediato dopo aver scoperto un'enormità tale come quella sulla sua "fall from grace".
Certo resta un romanzo affascinante, pieno di sfumature, con un cattivo protagonista assoluto e ben tracciato. Interessante notare che, anche dopo essersi reso conto di amare Miranda, Lucien se ne sta alla finestra osservando invaghito la moglie che passeggia nel sole e allo stesso tempo medita su come debba far assassinare St. John che sicuramente tornerà all'attacco dopo qualche tempo per estorcergli altro denaro.
Certo la scoperta di Miranda rovina i piani di St. John e anche il nuovo delitto, ma non sapremo mai cosa succederà quando il viveur tornerà dal continente.
Libro sicuramente da leggere per gli appassionati del genere.
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Messaggio  Libertad Mar Mar 15, 2011 9:16 am

FRASI TRATTE DA BREATHLESS

Miranda a Jane su St. John: Sebbene mi aspetto che sia più entusiasta per i miei soldi che per la mia persona!

Brigette : Nessuno dice che l'amore debba essere pratico, mia signora.

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Messaggio  Libertad Mar Mar 15, 2011 10:36 pm

Erano fedeli ad una colpa.

Non c'è niente di peggio che avere il mondo che ti giudica, che si inventa storie e peggio ancora che le creda vere.

Sono sicura che vi piace vedervi come Otello, torturato ed oscuro, ma io vi vedo più come Calibano, neanche lontanamente così mostruoso come credete.

Mia Signora, ha sbagliato dramma. Sono Riccardo III, deciso ad essere un villano.

Ho gli occhi come i gatti. Posso vedere nell'oscurità.

Non è un essere umano, è lo scorpione.

Aveva avuto un vantaggio ingiusto. Conosceva il corpo delle donne molto più di lei che ne possedeva uno.

Il latino era il perfetto antidoto al desiderio.

Aveva più soldi di Dio, aveva detto, blasfemo come sempre.

Il sole non era adatto ad un cattivo. Era più propenso all'oscurità e alle ombre.

"Qual'è il verso?" "Uno può sorridere e sorridere ed essere una carogna. Non era Riccardo III, ma Amleto, assetato di vendetta.

Se si pensava ad uccidere qualcuno, quel qualcuno doveva essere per forza lo Scorpione. Doveva solo incontrare le persone per trasformarle in assassini.

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Messaggio  Alborada Lun Mag 16, 2011 12:18 pm

Sono riuscita a leggere il secondo romanzo di questa saga...Che dire anche anche questo mi è piaciuto molto, certo avrei preferito che si parlasse meno della cugina della protagonista, la sua storia interrompeva sempre la principale sul più bello...che noiaaa....Quello che non ho amato molto è stato il finale mi sarei aspettato di più...vabbè cmq è un romanzo che consiglio, sono in attesa del terzo che dovrebbe uscire il mese prossimo
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Messaggio  Libertad Lun Mag 16, 2011 8:39 pm

Wow Alborada!!! Sempre in sintonia!!! Mad Mad
Io avevo letto delle persone che avevano scritto che preferivano la storia della cugina a quella dei protagonisti, invece io proprio non sopportavo quelle continue interruzioni quando ero interessata soprattutto ai due protagonisti.
Concordo. Nel complesso comunque il libro da consigliare.
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Messaggio  Alborada Lun Lug 11, 2011 7:27 pm

Ho finito il terzo romanzo, mi è piaciuto Lucien è un bel personaggio ma secondo me manca qualcosa....mi spiego meglio, la sua sete di vendetta era per la sorellastra che era malata e che lui non vedeva...non è un pò troppo blanda come scusa???? Poi io avrei visto bene anche un faccia a faccia con Benedict.
Sempre su Lucien mi sarebbe piaciuto se l'autrice avesse sviluppato di più la fase quando si accorge che si sta innamorando di Miranda.
Il personaggio di Miranda mi è piaciuto anche se a volte troppo testarda, bella la coppia
Jane e Jason mi sarebbe piaciuto un romanzo a loro dedicato, e mi sarebbe piaciuto leggere di Adrian, nel secondo libro se non erro intervenne anche Derek...
Cmq tutto sommato una bella trilogia
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